Il terzo uomo


Holly Martin\Joseph Cotten, romanziere americano squattrinato, arriva nella Vienna dei distretti dell'immediato dopoguerra per ricongiungersi al vecchio amico e connazionale Henry Lime\Orson Welles di cui non ha avuto notizie durante tutto il conflitto.Verrà presto a conoscenza della morte di questo in un incidente al quale sembra abbiano assistito almeno due persone...

Una vicenda che rimbalza tra gli uffici della Guerra Fredda delle scartoffie, raccontata dal suddito di Sua Maestà Carol Reed con ironia e moderazione.L'atmosfera che si percepisce non è tuttavia quella della città violenta post conflitto, come ci si aspetterebbe.Sono ambigue pressioni e intenti più o meno dichiarati a distribuire le pedine sullo scacchiere della trama.

Una serie di personaggi da tutta l'Europa risultano illuminati dalla squisita sceneggiatura che lo stesso autore della novella-script di questa pellicola, Graham Greene, ha creato per il film, potendosi avvalere della consulenza di un collaboratore d'eccezione quale Welles, come poi ammetterà.
Non parliamo della performance di questo come interprete: in scena per poco meno di dieci minuti assolve l'umanità tutta, venuta e ventura, da ogni colpa, risultando a mio giudizio piuttosto convincente.
Solido, forbito, suona bene e rimane impresso.

Gran Bretagna 1949 - 104 min

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