Avatar






James Cameron mostra i muscoli, 237 milioni di muscoli.
La 20th Century Fox da un saggio delle sua capacità pubblicitario-distributive.La neozelandese Weta Digital, realizzatrice degli effetti, si abbandona ad un assolo.

Un'umanità alle prese con problemi energetici scova su di una luna di un gigantesco pianeta gassoso in orbita attorno Alpha Centauri, un minerale capace di risolvere i propri problemi energetici. Jake\Sam Worthingthon, marines in sedia a rotelle, anima un avatar che sarà inviato presso la locale popolazione dei Na'Vi per apprendere e spiare: presto deciderà da che parte stare.

La storia non è semplicemente già vista, ma si sviluppa con lentezza, oltremodo condizionata dalle aree che si sono volute ritagliare per gli effetti digitali.Basta poi un occhiata ai personaggi nel primo quarto per esaurire le restanti aspettative. Due esempi su tutti, una Sigourney Weaver troppo Scottiana e un prevedibilissimo pessimo colonello Qaritch\Stephen Lang.

Neppure le volute e, permettetemi, forzate analogie con le avventure neocoloniali americane dell'era Bush riescono ad emancipare l'essenza del lavoro che si rivela un costoso collage completamente privo di riverenza verso i comparti saccheggiati.

Gli effetti sono però straordinari. Alcune idee sul pianeta e sulla biologia della vita aliena sono interessanti.Peccato per il resto.

Risposta pronta quindi per i fan di Cameron: in 15 anni e con 237 milioni di dollari si sarebbe potuto fare di meglio.

Usa, Gran Bretagna 2009 - 162 min

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